La terza ed ultima survey condotta quest’anno conferma il trend in aumento della presenza di dispositivi telematici all’interno delle auto soprattutto nel caso di flotte aziendali, nonostante il momento storico attualmente sfavorevole dal punto di vista economico.
Top Thousand, in collaborazione con Fleet Magazine, ha preso in analisi 82 aziende per questa sua terza ricerca, aventi parchi auto di differenti dimensioni: grandi, medi e medio-piccoli. L’insieme dei veicoli gestiti da queste società ammontano ad un totale di 81.882 unità e gran parte di queste è dotata di black box o comunque di altri device telematici.
Nel dettaglio, da tre anni a questa parte la telematica all’interno delle flotte aziendali si è sicuramente molto diffusa: nel 2017 soltanto il 18% dei veicoli era dotato di black box, mentre oggigiorno la percentuale è salita all’87%. Nonostante la decisione di inserire nelle auto i device appartenga spesso alla società di renting, i Fleet Manager stanno acquisendo una certa consapevolezza riguardo la convenienza che può apportare l’installazione di queste “scatole nere” all'interno delle flotte gestite.
Questi device, in effetti, possono risultare molto utili al fine di ottimizzare la gestione dell’intera flotta, in quanto è possibile non solo ottenere dati sulle percorrenze chilometriche e sulla geolocalizzazione dei veicoli (tenendo conto della privacy del driver), ma è anche possibile monitorare il veicolo in caso di sinistri, furti o semplicemente gestirne la manutenzione.
Nessuna incertezza dunque sui vantaggi apportati da questi dispositivi telematici: maggiore sicurezza per il driver e semplificazione della gestione delle flotte per i manager.