I NUMERI - Ecco i dati del 2012, forniti dal presidente Aniasa, che evidenziano la tenuta del settore: “Il comparto del noleggio ha ottenuto un fatturato di 5 miliardi (all’incirca lo stesso del 2011, ndr.), con una flotta circolante di 670mila veicoli che percorrono 21 miliardi di chilometri all’anno. Le immatricolazioni annue sono state 256mila (-15% rispetto al 2011, ndr.), 7mila gli addetti diretti e 21mila gli indiretti e 2 miliardi le entrate fiscali generate”. Numeri che trovano riscontro nei primi tre mesi del 2013, nei quali sono cresciuti, seppur di poco, fatturato e flotta circolante, mentre hanno subito un nuovo stop le immatricolazioni di veicoli che perdono oltre 10mila unità (-17,8%).
IL NODO DELLA CONTINUA L’INCERTEZZA - In termini percentuali, il fatturato rispetto al 2011 è sceso solamente dello 0,7%, mentre il dato più negativo è quello delle immatricolazioni. “In rapporto con il mercato dell’auto il nostro settore ha una tenuta ben superiore – ha affermato Ghinolfi -, ma le immatricolazioni sono scese ancora di quasi il 18% nel primo trimestre 2013; questo è dovuto alla situazione di grande incertezza in cui si trovano le aziende”. DEDUCIBILITA’ - Proprio il tema della trasparenza e della promozione della correttezza fiscale è stato posto al centro della conferenza di Aniasa: “Tutto è documentato fin dall’acquisto del veicolo – ha spiegato Ghinolfi -. Finalmente siamo riusciti a realizzare la semplificazione dell’anagrafe tributaria, evitando di dover certificare all’Agenzia delle Entrate milioni di informazioni inutili su tutti gli utilizzatori del noleggio a breve e lungo termine, dato che è sufficiente la tracciabilità delle carte di credito”. L’argomento più spinoso è quello della deducibilità fiscale delle auto aziendali: “Oggi in Italia è possibile scaricare solo il 20% e unicamente per le auto ad esclusivo uso aziendale – ha aggiunto il presidente di Aniasa -. Per fare un esempio, su un’auto da 30mila euro in Germania si può dedurre l’intero importo, in Italia solo 5.697 euro. Senza contare l’IPT, che è uno scandalo sul quale non mi dilungo”.